Ho cominciato a fotografare dall’età di 18 anni e sono ormai 30 anni che mi dedico all’arte della fotografia. Ho sperimentato tutti i generi fotografici ma mi sono maggiormente dedicato prima alla macro-fotografia con foto di tipo astratto, quindi alla fotografia umoristica, vincendo un concorso internazionale nel 1998, ed infine alla fotografia panoramica (anche in questo caso ho vinto 2 concorsi fotografici internazionali nel 2004 e 2007). Attualmente fotografo quasi esclusivamente con fotocamere panoramiche (Roundshot e Noblex) e realizzo immagini di Verona e del Lago di Garda. Mi sono costruito personalmente molti accessori fotografici, ho modificato obiettivi e fotocamere costruendone di nuove per creare fotografie speciali. Ho scritto parecchi articoli per riviste di fotografia italiane su tecniche di ripresa particolari o su come costruire ed utilizzare attrezzature autocostruite: attualmente collaboro con la rivista italiana “Fotografare. Essenzialmente fotografo come artista realizzando immagini panoramiche di paesaggi di Verona e Lago di Garda che vengono esposte in alcuni centri commerciali nella provincia di Verona; le mie immagini sono utilizzate dalla città di Verona per farla conoscere nel mondo.
Era agosto 2004 ed ero stato a fare un giro turistico sul lago di Garda, a Rivadel Garda e a Limone,
stavo tornando a casa quando mi sono fermato in questo piccolo paese situato due chilometri più a
sud di Malcesine. Stava ormai tramontando il sole e improvvisamnente mi sono trovato davanti questa
immagine fantastica; credevo di essere nel paese dei sogni, in questo piccolo porto con le barche
dei pescatoritutte ormeggiate e senza nessuna persona: il momento era magico. La luce però stava
calando e sapevo che la bellezza del paesaggio era dovuta soprattutto alle condizioni di lue presenti
in quel momento. Avevo con me solamente una fotocamera digitale (FUJI S2 pro) con cavalletto ed
accessori per la creazione di immagini panoramiche perché avevo lasciato a casa le fotocamere
panoramiche che uso di solito e cioè la Roundshot 28/220 e la Noblex. Avevo circa 15 minuti prima
che la luce fosse troppo bassa e facesse scomparire completamente il Monte Baldo, dietro al paese.
Ho visualizzato un’immagine di circa 270° di angolo di campo e dopo aver montato la fotocamera
verticalmente sul cavalletto ho iniziato l’esposizione scattando 15 immagini, spostandomi di circa
20° dopo ogni scatto. La fotografia definitiva è il risultato di un’unione di 15 immagini
utilizzando un programma di unione di foto; l’elaborazione digitale successiva per creare un
montaggio perfetto è stata molto lunga. Solo con una foto panoramica realizzata con rotazione
della fotocamera si può creare una foto come questa in quanto il panorama si estende in torno a
noi di circa 270° e con questa tecnica ci si sente immersi nel panorama.
Nella foto vediamo il porticciolo di Cassone, vicino a Malcesine, sul Lago di Garda. Il paese di Cassone si divide in una parte alta, alle pendici del Monte Baldo, alto fino a metri 2079, che si vede sullo sfondo, e una parte bassa che è quella che forma il piccolo porto. A Cassone, che è in provincia di Verona, si trova il fiume più corto del mondo, che si chiama Aril. L’Aril è uno dei 25 immissari del Lago di Garda e scorre interamente attraverso il paese di Cassone, sfociando nel porto che si vede nella foto, dietro alle barche, passando sotto un arco pieno di fiori. Questo piccolissimo fiume è famoso per la sua lunghezza: 175 metri e lungo il suo breve percorso è attraversato da tre ponti e un cascata. Il fiume forma una riserva protetta dalla pesca in quanto le trote ne risalgono il corso per deporre le uova. Nella foto si vedono le case del paese abitato prevalentemente da pescatori e ormeggiate nel porto ci sono le barche con le quali essi escono all’alba per pescare. Sulla destra si vede una torre che è chiusa ed è un’abitazione privata ma una volta era un mulino, infatti la vallata che si trova dietro al paese si chiama valle dei molini.
Come dicevo prima questo posto è magico, soprattutto al tramonto, alla luce del crepuscolo, quando si accendono le luci dei lampioni che si riflettono nell’acqua del lago, con tutte le barche dei pescatori ormeggiate in porto. Sullo sfondo, il monte Baldo domina sul piccolo paese con la sua cupa presenza: mi immagino un luogo pieno di folletti, gnomi e fate con gli alberi parlanti.... Dal mio punto di ripresa, con una fotografia panoramica il posto viene riprodotto come un paese dei sogni, dove il tempo sembra essersi fermato. Ripeto la scelta della luce è fondamentale per la riuscita della foto.
Sono molti anni che mi occupo quasi esclusivamente di fotografia panoramica. Di per sè le foto panoramiche sono una sfida in quanto fanno vedere quello che i nostri occhi non riescono a comprendere in un unico sguardo e quindi spesso appaiono diverse dal soggetto reale. Questa per me è proprio una sfida: occorre saper visualizzare un’immagine di 270° o di 360° cercando di immaginare quella che sarà la foto definitiva. Ci vuole allenamento ed esperienza per riuscire a visualizzare il risultato finale e comunque questa difficoltà crea un incitamento a continuare per fare foto migliori.
Ormai fotografo quasi esclusivamente con fotocamere panoramiche con rotazione dell’obiettivo (Roundshot
28/220 e Noblex 150 UX) e creo immagini panoramiche con almeno 140° fino a oltre 360°, in alcuni casi
arrivo a 720°! Trovo che la fotografia panoramica sia nelle foto di paesaggi che in quelle di movimento
consente di realizzare immagini veramente spettacolari e spesso uniche, soprattutto con foto di movimento.
Le foto panoramiche con rotazione della fotocamera creano immagini che il nostro occhio non riesce a
vedere per intero e quindi la loro visualizzazione richiede molto studio e immaginazione. Io vado alla
ricerca della foto perfetta, come quel gruppo di surfisti che cercava la grande onda, io cerco
“The big picture”, come la chiamate voi. Faccio molti giri e visualizzo molte foto, anche senza scattare
le fotografie, poi aspetto la luce giusta, il momento migliore, magari con qualche elemento importante
che ravviva l’immagine e poi scatto la fotografia.
La mia soddisfazione è grande
quando viene apprezzata dalla gente, come nel caso della foto di Cassone.
Quando si passa in mezzo al paese di Cassone con l’autovettura può sfuggire la bellezza di questo posto. Bisogna fermarsi, parcheggiare e poi visitarlo a piedi. Passando tra vie strettissime, attraverso le vecchie case dei pescatori si arriva sul porto in riva al lago di Garda. Il paese ha mantenuto intatto il suo fascino nonostante l’arrivo negli ultimi anni di moltissimi turisti europei e provenienti da altre parti del mondo. Quando ci si siede su una delle panchine presenti nel porticciolo non si sente il rumore delle auto e si può stare un po’ a pensare all’ombra di grandi alberi piantati lungo le sponde del piccolo fiume Aril. A me è piaciuto l’insieme del porto ma soprattutto le emozioni che ha suscitato l’atmosfera di questo bellissimo paese.
Se dovessi fare un elenco completo di ciò che si può fare sul Lago di Garda, questo sarebbe molto lungo.
Diciamo che si possono fare le seguenti attività:
- nuotare e prendere il sole sulle tante spiagge;
- andare in barca a vela;
- windsurfing;
- kitesurfing;
- immersioni subacquee;
- andare in mountain-bike (biking) sul monte Baldo e sul monte Pregasina;
- fare escursioni in montagna (trekking) a 2000 metri di altitudine;
- fare free-climbing;
- gettarsi dall’alto del monte Baldo con il parapendio (paragliding);
- snowboard e sci in inverno, ecc.
Per quanto mi riguarda io vado molto spesso in mountain-bike e mi porto cavalletto e fotocamera per essere sempre pronto a fotografare qualche nuovo paesaggio con una atmosfera particolare: qui il tempo è molto mutevole con temporali estivi anche molto violenti che si alternano con giornate di sole bellissime.
Direi che sul Lago di Garda non ci si puo’ proprio annoiare!
A nord del porto di Cassone sono presenti alcuni ristoranti e pizzerie, ed un paio si affacciano sul lago: mangiare qui la sera, verso il tramonto, è molto suggestivo.
Le persone che l’hanno apprezzata mi hanno detto che sembra un posto fantastico, più bello e più poetico della realtà.
In effetti queste sono le sensazioni che spero di creare in chi osserva le mie immagini panoramiche: io cerco di rappresentare nelle mie fotografie luoghi immaginari e fantastici, bellissimi quasi come quelli che vediamo nei nostri sogni. Non è cosa facile ma qualche volta ci riesco, come in questo caso!
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